mercoledì 21 gennaio 2015

I buoni di servizio: come funzionano?

Se ne sente tanto parlare, ma come si usano - in pratica - i buoni di servizio?

Innanzitutto: cosa sono?
Si tratta di un sostegno economico a favore della conciliazione lavoro - famiglia, che consiste in titoli di spesa erogati dalla Provincia autonoma di Trento.

In pratica permettono, a fronte di una spesa della famiglia pari almeno al 15 - 20% del valore del Buono, di acquisire servizi di educazione (complementari a quelli scolastici) nel territorio provinciale per i figli fino ai 14 anni (18 in caso ragazzi portatori di handicap o con difficoltà di apprendimento,  o se vi siano situazioni di particolare disagio attestate da personale di competenza).


Chi può richiedere i buoni?
Possono richiedere i Buoni di servizio madri lavoratrici (o inserite in percorsi di formazione/riqualificazione finalizzati alla ricerca attiva di occupazione) che risiedano in provincia di Trento con uno o più figli, con un Indicatore ICEF per Buoni di servizio idoneo.

Le stesse caratteristiche si applicano ai padri appartenenti a nuclei familiari monoparentali.

Quanti buoni si possono richiedere?
Nell'arco di ogni anno si possono richiedere fino a un massimo di 3 buoni di servizio (5 per i bambini fra 3 mesi e 3 anni); la richiesta di un nuovo buono può essere fatta solo dopo aver usufruito almeno del 70% del buono precedente.

Periodicamente vengono stilate delle graduatorie per il loro rilascio, che avviene attraverso la Struttura Multifunzionale Territoriale Ad Personam.

Cosa serve per fare richiesta?
- elaborazione dell'ICEF per Buoni di Servizio da parte di un CAF abilitato, che consentirà anche di valutare il massimale di spesa del buono erogato

- richiesta di un Progetto di erogazione del servizio all'ente a cui ci si vorrebbe rivolgere come erogatore dei servizi per i minori. Tale Progetto deve riportare il costo totale del servizio e della quota parte a valere sul Buono

- presentazione del modulo di richiesta dei Buoni - con allegati i documenti sopra descritti - alla Struttura Multifunzionale Territoriale Ad Personam.

Se - in base alla graduatoria - si è ottenuto il buono, si potrà ritirare e consegnare (unitamente al relativo Registro Presenze, che andrà firmato ogni giorno) all'ente erogatore.

E per i servizi di Tata App?
Anche Tata App può stilare un Progetto per i propri servizi.

Per richiedere il buono si procede presentando la domanda al Servizio Ad Personam, che stilerà la graduatoria verso la metà del mese successivo a quello in cui è stata presentata la domanda.

Nel frattempo si si seleziona la Tata  sulla base delle richieste della famiglia.

Il primo giorno di lavoro la Tata porterà il registro FSE, che firmerà assieme al genitore, e che dovrà essere conservato presso il domicilio fino alla fine del Progetto di buono, e che essa stessa riporterà a Coperjob al termine del progetto.

Se l’avente diritto fruisce di ferie o permessi non retribuiti durante il servizio TATA APP, vanno segnati in apposito foglio a parte. 

Se avete dubbi, o desiderate maggiori informazioni, saremo ben felici di rispondere alle vostre domande!